Il cervello sente e ascolta

Il cervello sente ed ascolta
E’ il cervello che sente, ascolta e riproduce il suono e la parola. L’orecchio è solo un trasmettitore e la perdita dell’udito non riguarda le orecchie bensì il cervello!

Bisogna distinguere fra il sentire e l’ascoltare. Sentire vuol dire avere accesso acustico al cervello anche quando si utilizza un supporto tecnico. Ascoltare invece vuol dire fare attenzione agli eventi acustici intenzionalmente. E’ fondamentale notare la sequenza, prima sentire e poi ascoltare. Sentire è una premessa necessaria per poter ascoltare. Ciò significa che prima di sviluppare le abilità di ascoltare devono esistere le condizioni per poter sentire (4).

La plasticità del cervello è maggiore nella prima fase della vita e quindi è in questo periodo che lo sviluppo uditivo è più forte e di conseguenza urge fare presto per non perdere questa fase preziosa. Lo sviluppo normale del bambino è favorevolmente influenzato dalla capacità di sentire e impoverito dalla sua mancanza.

Alcuni studi riguardo lo sviluppo del cervello mostrano quanto è importante la stimolazione dei centri uditivi del cervello e quanto influisca sullo sviluppo generale (4,5). Qualunque cosa siamo in grado di fare per accedere e programmare queste parti del cervello avrà una sua importanza per ampliare le opportunità del bambino.

L’essere umano è proprio programmato per sviluppare la lingua e le capacità cognitive attraverso il sistema uditivo del cervello. Fino a non molto tempo fa si pensava che le abilità visive avessero un altro centro nel cervello, ma alcune ricerche più recenti dimostrano che anche i centri della lettura sono poste nella corteccia uditiva, cioè ciò che si vede leggendo viene anche elaborato nel centro cerebrale della parola (5).
Una persona che sente con l’aiuto di un impianto cocleare o apparecchio acustico sviluppa e ha accesso ai centri uditivi del cervello allo stesso modo della persona udente.